Un libro sulla ristorazione e i suoi segreti, allo stesso tempo ironico e filosofico, vivacizzato da aneddoti esilaranti, personaggi divertenti e improbabili, storie di vita vera e sbalorditive ricette. In conclusione, non poteva mancare un vero e proprio galateo del ristoratore:
"Cosa non dovete fare mai: abbandonare il cliente al suo tavolo, dimenticarvi di lui, aspettare che chieda il conto. La gente non è tutta uguale, non dobbiamo aspettare che siano loro a chiedere; è un grave errore dare attenzione solo a chi interagisce per primo."
E un galateo del consumatore:
"Quelli che sporcano più di un'intera classe dell'asilo. Quelli che hanno bambini che strillano o lanciano cose e rompono tutto quello che toccano e li lasciano fare perché ti scambiano per un baby sitter. Quelli che non gli va bene niente nel menu. Quelli che ci sono dieci posacenere in giardino ma spengono le sigarette nei vasi dei fiori o le lanciano dove capita. Quelli che prenotano in dieci e arrivano in quattro senza avvisare. Quelli che non arrivano proprio. Quelli che invece arrivano senza prenotazione e ti insultano se non c'è il tavolo [...]".
"Il mondo, bisognoso di categorie di riferimento, chiama il nostro settore bistronomia. Io lo chiamo resistenza[...]".